1Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori2Pensier (dicea), che 'l cor m'agghiacci et ardi3La verginella è simile alla rosa – Ma non sì tosto dal materno stelo4Vaghi boschetti di soavi allori5Tra le purpuree rose e i bianchi gigli6Non tanto il bel palazzo è sì eccellente7Era il bel viso suo, quale esser suole – E ne la face de' begli occhi accende8Liete piante, verdi erbe, limpide acque9Queste non son più lagrime che fuore10Queste non son più lagrime che fuore11Queste non son più lagrime che fuore12Questi ch'indizio fan del mio tormento13Non rumor di tamburi o suon di trombe14Se ben non veggon gli occhi ció che vede15Gli sdegni, le repulse e finalmente16Di qua di la va le noiose piume17Deh perché voglio anco di me dolermi? - Dunque fia ver (dicea) che convenga18Chi salirà per me, madonna, in cielo19Dunque baciar sí belle e dolce labbia – Se tu m'occidi, è ben ragion che deggi20Scarpello si vedrà di piombo o lima21Come la notte ogni fiammella è viva22Or se mi mostra la mia carta il vero – Sento venir per allegrezza un tuonoListen to full